martedì 23 ottobre 2007

MacGyverness

Giorni fa Eric ha portato una stampante in laboratorio, ma finora non c'è stato verso di farla stampare. Così oggi abbiamo iniziato a smontarla, togliendo la testina di stampa per metterla a bagno - come suggerito - in alcool.
E cosa c'entra MacGyver? beh, ovviamente il laboratorio era sprovvisto di tutto.
Per iniziare, Eric ha coraggiosamente cercato dei cacciavite; li ha trovati, anche se non si sa bene dove ed a che prezzo.
Poi ci siamo accorti che l'alcool non si trovava; mi sono ricordato del carrello delle pulizie che staziona sempre in un sottoscala del tutankamon e sono andato a fare razzia; ovviamente non c'era niente che fosse puramente alcool, la cosa che più si avvicinava è un consunto spray per vetri. Una volta aperto, l'odore era palesemente alcolico - probabilmente hanno riciclato l'erogatore con qualcosa di più economico.
Infine, mancava un contenitore. Dopo una vana ricerca di una custodia per CD, ci siamo ricordati che abbiamo ancora le scatole di plastica di alcune RAM acquistate tempo fa.... et voilà! il tocco finale l'ha dato il distributore di acqua, usata per diluire il liquido misterioso.
Abbiamo messo a bagno le testine, pulite, rimontate ma nulla, non andava. Abbiamo deciso di lasciarle tutta la notte e vedere che succede domani mattina, sempre se il contenitore non si sarà sciolto nel frattempo.















Ora, mi chiedo: perché all'esame di stato mi hanno chiesto se una canoa può essere mossa da un motore elettrico alimentato da un pannello fotovoltaico da 70W???
Se fossi io a fare gli esami di stato paracaduterei gli aspiranti ingegneri nel mezzo di una foresta dolomitica, armati solo di penna biro, coltellino svizzero, borraccia vuota e pacchetto di crackers. Chi sopravvive e ritorna alla civiltà passa l'esame...
Ovviamente, è necessario avere qualche conoscenza suprema - tutto trovabile presso questo link

3 commenti:

Unknown ha detto...

la testina delle cartucce utilizza un filamento interno (resistenza) che al calore fa fuoriuscire l'inchiostro vaporizzandolo. se si continua a stampare quando l'inchiostro è quasi finito allora il filamento si surriscalda e si brucia esattamente come le lampadine tradizionali al tungsteno. quindi il sistema di pulizia delle incrostazioni tramite sostanze solventi più o meno aggressive non può funzionare in casi come questi... l'unica soluzione è gettare la cartuccia e mettere mano al portafogli con tanta gioia dei maledetti produttori di stampanti!!
se il 24 andiamo alla fiera di PN ho deciso di comprare 2 cartucce nuova per la mia stampante e poi mi faccio installare il kit infiniter con serbatoi per 10000 copie :-) costa 75 euro più 15 per l'installazione ma almeno poi puoi stampare a vagonate! inoltre l'inchiostro che ti danno contiene una piccola percentuale di liquido per mantenere la testina libera da incrostazioni, permettendo in teoria un uso infinito della stessa!

Unknown ha detto...

basta che in fiera non ti metti a cercare batterie al NiMh

Unknown ha detto...

... e che tu non ti metta a cercare le celle di Peltier!!! :-P