L'umido ha bagnato la coperta come un temporalone; facciamo colazione in navigazione, quindi Vasco e Pusty tornano a dormire.
La navigazione è tranquilla, e mentre Nicole e Giulia sono di Guardia l'elfo domestico Giorgio lava le sentine, la cucina, il bagno, svuota la condensa del frigo.
Quando riemerge Vasco gli viene affidato il comando ed il timone... ovviamente, ciò avviene solo quando non c'è vento e la navigazione è noiosa.
Verso le 1230 issiamo le vele e procediamo spediti, recuperando e superando Akis (che incolpa Francesca al timone).
Arriviamo a Cittanova, e ci ancoriamo sul lato nord facendo attenzione, perché verso la spiaggia c'è poco fondo.
Cosa strana: il fanale di ingresso a dritta del porto è dipinto di rosso...
Il marina è fallito e non si può ormeggiare, ma probabilmente dando una "mancia" ai marinai è fattibile.
Prendiamo un caffè su Akis, quindi andiamo a fare un giro per la città, molto bella e ricca di elementi architettonici tipicamente croati.
Tornati in barca, la brutta sorpresa: si paga anche all'ancora, 88 kune; motivo: "vuoi stare in un ormeggio riparato senza pagare?". Due osservazioni: 1) l'ormeggio non è molto protetto e 2) il molo di protezione sembra essere di epoca italiana... Akis misteriosamente viene saltata e non paga.
Maria Luisa/Franco e Nicola/Giulia vanno a cena a terra, pagando caro; noi ceniamo divinamente su Akis, con tanto di grigliata finale.
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