Partiamo con calma, fermandoci all'ancora in una baietta a nord di Unije per fare il bagno.
Il Quarnero è tranquillo, ci sono solo dei motoscafari che via radio fanno comunicazioni del tipo "Cerca di non addormentarti" e "Prendo una birra per tenermi sveglio"; poi ci si chiede come possono capitare gli incidenti in mare...
Arriviamo a Premantura passando per una microisola piena di mucche; la baia è piena di barche, ma ci ancoriamo senza problemi.
Andiamo a nuoto fino ad Akis per la pasta, poi torniamo a riposarci.
Verso sera un parapendio motorizzato passa a pochi mettri dall'acqua e tra le nostre barche, uscendone misteriosamente incolume.
Per cena andiamo a terra, operazione resa non banale dalla presenza di rocce limacciose ed appuntite; Franco riporta indietro il tender, perché non sapremmo dove lasciarlo.
Stefano ci guida verso il "Safari bar": posto stranissimo, gestito da ragazze (carine e non).
Ci sono tanti giochi autocostruiti e dall'aspetto pericoloso, sembra di stare sull'isola di Tortuga.
Si cena con un economico e gustosissimo panino di cevapcici, quindi torniamo alla baia per la strada iper polverosa nonostante l'altissima umidità.
Giorgio/Vasco/Pusty guardano un film, quindi si va a dormire.
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