Oggi ci siamo alzati come sempre verso le 0815, ed abbiamo fatto i bagagli per lasciare la casa di Valentino. Per raggiungere il bed-and-breakfast-senza-breakfast ci siamo serviti per la prima volta di un taxi, da veri veterani della città.
Bert è la persona che viene a consegnarci la casa/stanza; il posto è ad Harlem ed è carino, anche se la mattina siamo gli unici bianchi in zona. Bert ci tiene a spiegarci con calma tutto; da come si usa la casa a dove andare a fare colazione.
Con noi nella casa ci sono sicuramente una coppia di neo zelandesi e due ragazze; l'appartamento è strutturato bene, abbiamo un bagno tutto per noi e non dovremmo sovrapporci più di tanto.
Sistemata la stanza partiamo per il Museo di Storia Naturale [per capirci: "Una notte al museo"]. Il posto è notevole, prendiamo un biglietto con sconto studenti che include la proiezione iMax di un filmato sul telescopio Hubble.
Il filmato in sè è noioso, anche perché narrato da Leonardo Di Caprio; il museo è bello, ed è ancora più bello se si pensa al famoso film di cui sopra.
Troviamo quasi tutto: gli elefanti, il t-rex, le teste di pietra... notevole!
Da qui, scendiamo lungo Central Park per pranzare; la parte bassa del parco è molto bella, probabilmente anche meglio di quella alta. Ci fermiamo lungo il laghetto dove gli innamorati vanno con la canoa, e pranziamo con pochi soldi nella parte economica-turistica del capanno per le barche: molto bellino, ottima chicken pie.
Procediamo lungo la parte sud di Central Park ed arriviamo al famoso prato in cui i locali usano giocare a frisbee ed altri sport, più in giù ci sono vari artisti di strada che fanno spettacoli divertenti.
Camminiamo fino al Chrysler ed alla stazione principale dei treni, dove sono ambientate varie scene di Madagascar: ecco, per esempio, l'orologio in cui rimane incastrata la giraffa quando tentano di scappare...
Segue momento shopping: torniamo da Abercrombie&Fitch, al cui ingresso ci sono un modello mezzo nudo ed una modella (carina, ma non mezza nuda); Nicola ed Andrea si regalano due camicie dopo una snervane attesa.
L'interno negozio è pervaso perversamente dall'odore del loro profumo, ne usciamo con il senso dell'olfatto stravirato e confuso.
Proseguiamo camminando spediti fino alla sede delle Nazioni Unite: il palazzo è grande, merita vederlo solo per dire "ci sono stato", perché di per sè non ha niente di speciale.
Prendiamo un taxi ed andiamo all'Empire State Building: Nicola ci convince a salire visto che la coda è praticamente nulla... in cima fa freddo, ma la vista è ottima.
Nicola raccoglie il coraggio e si lancia in una scena topica di "How I Met Your Mother" avvicinando una ragazza sola e carina per dirle "He's not coming" [guardate il telefilm per capire la frase...]; il tutto è stato filmato!
Scesi dal grattacielo andiamo a mangiare in ristorante messicano, dove per poco gustiamo dell'ottimo cibo sulla 5a [Nicola non concorda, nda].
Decidiamo quindi di tornare a casa, con l'idea di alzarsi più tardi domani e restare fuori più a lungo la sera.
Giorgio riesce a prenotare un biglietto per uno spettacolo a teatro il cui attore principale è Patrick Stewart [Capitano Picard dell'Enterprise]... MITICO!
Nota americana: i semafori sono un'opinione per i pedoni, ma cogenti per le auto... si passa quasi sempre con li rosso, sembra di essere in Italia!
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